Quello
che fa travalicare il limite che si era imposto Alfredo è una nuova
e-mail del fratello, il padre di Hélène, che gli dice che si
fermerà a Cuba, che ha trovato una nuova vita e non vuole
affatto tornare.
E...
Hélène?
Non
ne fa accenno. La abbandona completamente alla sua cura, a lui che
sta impazzendo giorno dopo giorno per quel suo culone candido e
sensuale.
Basta
con il darsi il limite di salvaguardare la sua verginità. Basta
scrupoli. Ora la vuole. Vuole possedere il suo culone che non lo
lascia dormire. Vuole la sua fica, vuole usarla, farla diventare la
sua troia privata.
Disapprova il fratello sconsiderato, lasciare la figlia per una sbandata per
una troia cubana, ma nello stesso tempo è felice di avere Hélène,
di avere il suo corpo morbido, quel suo culone burroso, le tette
piene e morbide e la sua torbida sensualità, da subito si è
accorto di come gode nell'essere sculacciata, offesa, considerata una
stupida e per questo umiliata.
E'
una perfetta schiava.
Ora?
Ne
ha pieno possesso, il padre non tornerà mai più, ha venduto casa e
si disinteressa di lei. Lui... Alfredo ne può disporre a suo
piacimento.
Quella
sera stessa a cena gliene parla.
Le dice del padre e che lei ha due
strade davanti, una... stare con lui e fare tutto quello che lui chiederà, la seconda... fra pochi giorni, ai diciotto anni, andarsene.
Hélène
non ha nessun dubbio.
Vuole il tormento di quelle grosse e ruvide
mani, vuole il piacere della sottomissione e degli orgasmi che gli sa
dare quel grosso cazzo mentre la strofina sul solco della figa, fra le tette e in bocca e accetta quindi di vivere con lui, di obbedire senza discutere ad ogni
ordine.
Vieni
qui... comanda lo zio, lei gli si avvicina.
Abbassa
le mutandine ai piedi... lei lo fa.
Leva
la camicetta e togliti il reggiseno, lei obbedisce.
Mettiti
sulle mie ginocchia... voglio battere il tuo culo, fartelo bruciare
dai colpi!
Hélène
si mette sulle ginocchia dello zio.
Lui
inizia a colpirla.
Il
culo presto si colora di rosso scarlatto, il dolore è tanto... è atroce, ma il piacere è così forte, le prende la mente, si sente
portare nel suo mondo di perversione.
Sente
l'altra mano torturarle il grosso seno, strizzarle forte i
capezzoli e poi raggiungerle il ventre, strofinare selvaggiamente
il clitoride... e gode! Gode mentre l'uomo continua a battere forte
il suo culo!
Adesso...
grida l'uomo eccitato e pieno di una libidine animalesca, adesso ti faccio il culo!
Ti
inculo piccola troia culona, adesso... te lo rompo il tuo bel
culo candido!!
La
fa alzare o meglio la solleva a forza, la fa disporre in ginocchio
sulla seduta del divano e le apre le chiappe! Le sputa direttamente
sul buco e le infila un dito. La lavora, ravanando dentro a
fondo, ormai ha perso ogni tipo di lucidità! Vede solo quel bel
culo morbido, il buco roseo e vuole inserirci a forza il suo cazzo!
Hèlène lo prega, zio... zio... non farmi male, ti prego! Non farmi male...
E
lui risponde ormai fuori di senno.
Piccola
troia! Lo vuoi il mio cazzo nel culo! Si o no? Rispondi... dillo!
Lo vuoi o no??
Si...
zio... si... lo voglio nel culo il tuo cazzo... ma non farmi male.
Mettiti
bene piccola stupida culona, appoggia la testa e apri tu stessa
le tue chiappe. FATTI
INCULARE...!
Lei
lo fa, sente la grossa cappella iniziare a spingere contro il suo ano, sente che si sta aprendo, sente le spinte e sente
il dolore ma è un dolore che diventa una sublimazione, si
accorge che sta godendo! Le piace soffrire, essere presa! Il
grosso cazzo spinge ferocemente, violento. L'uomo ormai senza più
contatti con la realtà la sta ferocemente violentando! Il cazzo
entra a metà, lo ritira e lo spinge dentro sempre più! Fino ad
appoggiare il suo ventre alle natiche della nipote e inizia a pomparla, a
sbatterla forte, ora il movimento è regolare e veloce. Il cazzo
entra e esce con regolarità e lei? Lei sta mugolando! Sta godendo
della sua posizione sottomessa. Lei è diventata la troia, la schiava
di suo zio!
E
il dolore non fa che aumentare il piacere, non è più un singolo
orgasmo che le sta devastando la mente ma un piacere continuo che fa
vibrare il suo corpo.
Ora?
Ora sta spingendo il suo culo contro il cazzo che la sta devastando!
Vuole il massimo, vuole arrivare al culmine del piacere!!
L'uomo con un grido che poco ha di umano gode! E sborra nel culo di
Hélène, la riempie e continua a pompare nella sua stessa sborra,
infine a cazzo mollo... lo ritira e tutto il contenuto esce e si riversa sulle cosce bianche della ragazza.
Le
dice...
Mi
prenderò il tuo culo ogni volta che vorrò svuotarmi i coglioni!
E
lei...
Si...
zio.
P.S.
Questo racconto potrebbe continuare all'infinito, manca di descrivere la trasformazione di Hélène e il rapporto con il Pugile... ma devo dedicarmi ad altro. Chissà forse in futuro.
Ringrazio chi me lo ha ispirato con le sue confidenze.
T.
P.S.
Questo racconto potrebbe continuare all'infinito, manca di descrivere la trasformazione di Hélène e il rapporto con il Pugile... ma devo dedicarmi ad altro. Chissà forse in futuro.
Ringrazio chi me lo ha ispirato con le sue confidenze.
T.
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