martedì 2 luglio 2019

Lo zio e Hélène. (4)

shamelessdaniela-spanking:
“Spanked for and spanking on butt
”



Da questo momento la cosa è come avesse una scadenza, anche se dopo questo episodio l'uomo neanche la considera, ma più e più volte lo sorprende a guardarle il culone. Non le parla ma nota spesso che è eccitato, che mostra nei pantaloni un gonfiore esagerato.
E una volta lo vede...
Rientra in casa in un momento imprevisto e senza essere sentita dallo zio, lo vede nel bagno con la porta aperta, l'uomo è teso, inarcato mentre si sta masturbando una grossa e dura verga! La scappella con forza mentre sta con gli occhi chiusi e sussurra parole infuocate.
-Ah.... quella stupida con quel suo culo mi fa morire, continuo ad uccidermi di seghe ma non mi esce dalla testa, quella carne burrosa, morbida... quel culone largo...
Hèlène è come ipnotizzata dalla vista di quel grosso cazzo, lo vede scuro e enormemente pieno di vene in rilievo e la cappella impressionante di un colore del vino, senza essere sentita e senza che possa reagire si avvicina alla porta socchiusa e porta la sua mano fra le cosce in un movimento istintivo non voluto, passa le dita sopra le mutandine improvvisamente impregnate del suo miele, si sta toccando.
Cerca di cadenzare il suo sfregare alla masturbazione dello zio e mentre questi con un urlo si libera nel lavabo con ripetuti cospicui spruzzi di seme giallastro, lei è sul punto di godere... ma emette un sordo gemito.
L'uomo sotto orgasmo si gira e lei vede completamente quel grosso cazzo duro che ancora sta sborrando.
Ha la forza di staccarsi e ansimante correre in camera sua, entra e chiude la porta, è ansimante, in preda ad una agitazione le fa battere violentemente il cuore, si butta sul letto.
-Hèlène! Vieni subito fuori...!-
E' lo zio che le impone di uscire. Dalla voce è furioso...
Non è ancora passato del tutto il dolore e il gonfiore dell'ultima sculacciata e sa che questa volta dovrà subirne una ancora più pesante.
Esce con l'aria mesta e gli occhi bassi.
Lo zio la sta aspettando, si è risistemato, rimesso nei pantaloni la grossa verga.
Hélène... da stupida pensa all'odore che deve avere quel cazzo non lavato, pieno ancora di sostanza seminale, deve sapere di pesce.
-Hèlène... sei una stupida culona maleducata. Sei in casa mia... devi rispettare la mia privacy, nessuno e nulla ti può autorizzare a infrangere il mio spazio... levati le mutandine. Apri la camicetta.... ti aspetta un castigo molto severo... stupida culona...-
Leva le mutandine le butta a terra e l'uomo inaspettatamente le raccoglie, le porta al naso... le annusa.
-Sei bagnata... stupida culona, sei anche un piccola puttanella vogliosa.. su mettiti sulle mie ginocchia...-
Comincia la serie di forti colpi sul suo culo già dolorante, l'uomo mentre con la mano la colpisce, con l'altra si apre e libera nuovamente la grossa asta di carne, è ancora bagnata e Hélène ne sente l'umido sulla sua pancia. La mano libera le strizza i capezzoli, il solito dolore tremendo ma anche eroticamente stimolante, sente i capezzoli inturgidirsi e la sua vagina nuovamente diventare una fontana di umori.
La mano ora è sulla sua fica... la sta strofinando, il dito preme proprio sul clitoride teso e sensibile, preme e strofina, le dita lo strizzano e lo tirano in fuori mentre continua a colpirla.
Lei?
Non c'è più con la ragione. Piange dal dolore dei colpi, umiliata dalla figura fatta poco prima, ma è in preda a una libidine assurda... si scioglie sulle dita dell'uomo che la sta toccando e fra le lacrime e nel pianto si sente portare a un orgasmo forte, assurdo, squassante e urla...!
L'uomo la rialza a forza, ha la mano piena del suo umore, lecca le dita, la trascina al divano, la fa inginocchiare sulla seduta con il culo esposto, rosso fiamma e segnato.
-Sei un piccola puttana depravata... stupida culona! Ora... te lo morderò questo culone, ti voglio lasciare i segni dei miei denti su questa carne tenera...!
E la morde... forte, dolorosamente e urla. Morde e la bacia, le apre a forza le due chiappe superbe e le bacia il fiore racchiuso e lo tocca con le dita. Poi lecca il tratto perineo e anche la sua fica fradicia di umori... insiste.
Si leva... e inizia a menarsi di nuovo la grossa e lunga verga.
-Ah... puttanella... stupida culona, ho ancora abbastanza criterio per sapere che devo controllarmi, il tuo stupido padre ti ha affidato a me e ti ridarò a lui integra, ma una cosa ti faccio... oh si... ti sborro sul tuo stupido culone! Te lo riempio di sborra!!!!-
E Hélène sente il seme caderle sul culone, sulla schiena, sulle cosce.
Quando l'uomo finisce di svuotarsi... le ordina.

-Vai in camera tua... uscirai solo per mangiare!-

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