mercoledì 19 giugno 2019

IL PIACERE DI ISTRUIRE.



Racconto semplice e diretto. Solo sesso e scopate, odore di fiche e di cazzi, di sperma e di miele e di quel odore afrodisiaco che ha il culo femminile...
Ringrazio come sempre la mia coautrice di allora e un ricordo.




Io...



Mi sta cavalcando, si alza e si abbassa sul mio cazzo duro facendo forza con le mani posate sul mio torace, i movimenti sono lenti, si alza e fa quasi uscire completamente il tronco di carne bagnato e lucido dei suoi umori e poi con un sospiro si lascia cadere, si impala completamente.

E' inarcata, la testa portata indietro, gli occhi chiusi, ansima e geme, sta per godere nuovamente.

Urla ora, urla lungamente mentre l'orgasmo s’impossessa ancora una volta di lei.

Non si toglie dopo, ora i suoi movimenti sono diversi, si strofina fortemente contro il mio ventre, e' impalata completamente, sente la punta del cazzo contro l'apice del suo utero, strofina, spinge il clitoride contro il ruvido pelo, le pare di strofinarsi contro la paglietta d'acciaio che usa in cucina.

-Porco... sei un porco... ho visto come la guardi... ho visto come quella puttana guarda te...-.

Voglio inserirmi ancora di più in lei, le stringo i capezzoli da farle male.

-Si... la desidero quella puttana... hai visto come mi si è appoggiata? Voleva farmi sentire il suo culetto duro contro il cazzo... quella spudorata...-
Lei... mentre sta per godere ancora.
–Scommettiamo che te la porto in letto, calda e pronta? Te la porto su di un piatto d’argento...-

-E perché lo faresti?-
-Piace anche a me... quella piccola troia...-



Due sere dopo. Nella nostra camera da letto, noi e la ragazza, lei è figlia di nostri amici, la ospitiamo per qualche tempo nella casa di montagna.

Guardo, la ragazza è nuda, a gambe larghe, aperta.

Lei la sta accarezzando, me la mostra, mentre la tocca parla.
La lascio fare, aspetto, mi meno lentamente stando accanto a loro.

Lei...

Gli dico… mentre lui, il porco si sta menando piano.

-Ora e' completamente aperta, si può ammirare la sua conchiglia in tutti i suoi particolari, non è adorabile?-

Le cerco il culo con un dito, la penetro e prendo a lavorarla, ogni volta che lo inserisco completamente ha un sussulto, devo confessare che sono più che eccitata. 

E' sul letto a gambe aperte.

Le dico...

-Lasciami fare tesoro, sei così tesa… ti farà bene…-.

Smette di fare storie e comincia a fremere, ansimare, con delle spinte pelviche fa si che la mia carezza diventi più determinata, le apro le grandi labbra, emerge il cappuccio del suo clitoride, la saggio con le dita, è bagnata per bene, la lascio un attimo e mi bagno comunque con la saliva le dita, cosi' ho modo di gustare il suo afrore che mi piace da morire, torno a toccarla, ora sta per venire.

Basta preliminari, prendo a masturbarla con forza, lei geme e urla!

–Ohhhhhh…!-.

Sento sotto la mano vibrare il suo ventre, è così bagnata dai suoi umori vaginali che il cuscino sotto il suo sedere mostra un alone umido, continuo ad accarezzarla ancora. Lungamente, fino a che la sento abbandonarsi sul letto.

Puttanella! Che ditalino ti ho fatto! Quanto hai goduto…?

Continuo a masturbarla, la sgrilletto, pochi attimi e viene nuovamente con lunghi gemiti, è bagnata fino sulle cosce.
Porgo le dita a lui.
-Senti che buon sapore ha…-.
Prende a leccare le dita, se le inserisce profondamente in bocca.
-Vuoi bere direttamente dalla fonte?-


Rivolto a lui che guarda…

–Apri bene le cosce che ora te la bacia…-.

Si stende sulla schiena, ormai fa tutto quello che le chiediamo,

-Così…! Allarga bene le gambe e tira su le ginocchia… brava piccola….-.

Lui s’inginocchia e in preda alla passione tocca la fica della ragazza, passa la mano, le apre le labbra esterne, saggia il clitoride e poi avvicina la faccia e prende a leccarla, la piccola salta come un puledro, io mi sto liquefacendo... se mi tocco vengo, immagino quanto sia eccitato lui!
Il cazzo è durissimo, la grossa cappella paonazza dall’eccitazione!
Accarezzo e stringo fra le dita i capezzoli della piccola, sono duri e puntuti come fragoline, prendo a baciarli, a morderli prima dolcemente e poi sempre più forte fino a quando la sento lamentarsi, riporto la mano a tormentare le tette e le lecco il collo, le orecchie, il viso, fino a raggiungere le labbra che mordo per poi violarle con la lingua, mi succhia con passione, ora siamo avvinte in un bacio appassionato!
Si divincola… sbatte la testa da una parte all'altra. 
–Oh…! Basta… Vi prego… non resisto più… oh… basta…-.
E’ preda di un orgasmo portentoso, è dotata per il piacere la piccola puttana!
Si abbandona sul letto, ha il respiro rotto e ansima come un mantice, mi avvicino al mio uomo e lo bacio profondamente in modo da suggere il sapore della fica che ha appena terminato di leccare, gli lecco le labbra, il sapore mi dà alla testa. 
Passo la mano sul suo ventre, stringo la sua erezione potente. 
E' ora di fare un ulteriore passo avanti.
Mi sdraio accanto alla piccola e l'accarezzo.
-Vuoi dormire qui nel letto con noi?-.
Ancora ansimante fa segno di si con testa.
–Brava! Domani possiamo dormire fino a tardi…-.
Mi levo gli slip che ancora indosso completamente e l’abbraccio, assieme lo guardiamo, il cazzo appare in tutta la sua potenza, lungo e grosso, la cappella libera dal prepuzio è violacea e attrae subito l’attenzione della ragazza distesa sul letto, non riesce a staccare lo sguardo.
Le sussurro all’orecchio…
-Ti piace? Porcellina… ti piace il suo cazzo…?.
-E' così grosso! Mi fa paura…-.
-Paura? Tesoro e' normale! Non c'è da aver paura… guarda…-.
Ci mettiamo fianco a fianco sedute sul letto e lo invito a mettersi in piedi davanti a noi, ora il suo cazzo è a pochi centimetri dal nostro viso.
Allungo la mano e accarezzo la verga, la meno lentamente coprendo e scoprendo la cappella.
–Vedi…? E' bellissimo… dai… dammi la mano… te lo faccio accarezzare…-.
Prendo la sua mano titubante e la appoggio sul cazzo, che al contatto ha un sussulto, lei prende confidenza e comincia a menarlo, le piace… eccome le piace! Con la lingua si bagna le labbra.
Lui gode della carezza, sia pur timida e inesperta e muove il bacino avanti e indietro verso la mano.
–Dai…! Menalo con più forza! Cosi' brava… ti piace? Si… vero? Sei una vera puttana…-.
Mi stendo sul letto e apro le gambe.
-Ora mi faccio scopare… cosi' ti faccio vedere come si fa… su mettiti qui vicino a me…-.
Mi si distende vicino, appoggia le tette alla mia spalla, lui mi si inginocchia fra le gambe e punta la cappella sulla mia fica completamente aperta e bagnata.
Lo fermo.
–Aspetta! Piccola… prendilo in mano e strofinalo sulla mia fica, si… cosi'! Ora puntalo…un po' più in sotto e spingilo dentro… brava! Oh… si…! Cosi'…! Ora guarda bene…!-
Prende a montarmi con forza, la piccola guarda vogliosa e ammirata la verga che entra ed esce e che in breve e' completamente bagnata dai miei umori.
Eh si… mi bagno, sono come una fontana.
–Si… cosi'! Dai, sto per venire… oh… siiii…!-.
Sono ore che sono eccitata e come ha cominciato a scoparmi sono venuta.
Lo faccio alzare, distendere sul letto, lo scavalco e mi abbasso sul suo cazzo eretto, me lo inserisco completamente.
–Oh… ti e' entrato tutto…-.
–Oh… si… cara… e' bellissimo…-.
Ansimo mentre mi alzo e ricado su di lui facendomi impalare a forza.
-Ma e' cosi' grosso…-.
Ansimo.
-Ma no… piccola, la nostra fica si adatta alle… oh! Alle dimensioni del… cazzo… e' in grado… di… prenderne di… più… grossi…-.
-Sei magnifica…-.
-Ti piace? Che... mi faccio fottere…?-.
–Oh… si! Mi viene un caldo, una voglia…-.
–Piccola… oh… si… siediti sulla… sua faccia… fatti… leccare… la fica… si… cosi'… bravi… dai… che… godiamo… assieme…-.
Ora nella stanza e' tutto un gemito, la ragazza ed io che veniamo, poco dopo e' lui che grugnendo come un cinghiale mi riempie la pancia di sborra.
Sudati, ansimanti e sfiniti ci abbandoniamo sul letto, nella stanza aleggia un afrore di fica e sborra, lui e' in mezzo a noi, a gambe larghe, il cazzo sta perdendo rapidamente rigidità, si ammoscia e si posa sulla coscia. 
La piccola e' distesa con la testa verso le sue gambe ed è la prima a riprendere coscienza dopo l'orgasmo.
–Oh… guarda com'è tenero! Sembra veramente un piccolo uccello… posso toccarlo?-.
Lo prende in mano e lo accarezza, esce l'ultima goccia di sborra e lei se la passa fra le dita, le porta al naso e le annusa, deve piacerle... perché subito dopo se le porta alla bocca e lecca le dita.
Che splendida puttanella!
–Piccola… ti piace il sapore della sborra…?-.
–Oh… si…!-.
-Ne ho la fica piena… questo maiale mi ha riempita…-.
Lo scavalca e mi raggiunge, apro le cosce permettendole di raggiungermi la fica, prende a penetrarmi curiosa. 
-Come sei calda e bagnata… e larga… quasi… quasi ti entra tutta la mia mano…-.
-Oh si… cara… continua… spingi…-.
-Anche la mia è così larga…?-.
-Lo diventerà… lo diventerà! Ora ce l'hai stretta ma lui te la farà larga come la mia, va bene puttanella…?-.
–Oh… si! Quando…? Quando…?-.
-Appena avrà ripreso le forze… noi però dobbiamo aiutarlo… vuoi…?".
–Oh… si…!-.
-Prima fammi sentire la tua fica e' pronta…-.
Si dispone subito a gambe larghe pronta per essere ispezionata e' tutta fuoco.
La tocco… il clitoride sporge duro, la faccio saltare, mi bagno bene il dito e la penetro, lei geme... incontro il suo imene, non e' completamente ostruita, solo un anello di carne tenerissima protegge il suo utero, avrà fatto qualcosa o è così naturalmente? Chi lo sa?


Sono convinta che non soffrirà molto dalla rottura di quello che resta. Continuo a toccarla e lei si dimena… geme.

–Si… piccola, sei proprio pronta per il suo cazzo, ora dobbiamo farlo rizzare…-.

Ci disponiamo prone a fianco del suo bacino, una da una parte e una dall'altra, la faccia verso il cazzo che moscio pende sulla coscia.

-Ora lo baciamo a turno, finché non rialza la testa…-.

Lo prendo in bocca e lo lecco per bene, una mano lo tiene saldamente per la base dell'asta, poi passo il testimone alla piccola.

-Leccalo bene… scoprigli la cappella e bacialo, non fargli sentire i denti, lo devi menare con le labbra, inseriscilo fino in fondo… dai… guarda… si sta indurendo…-.

Le do' il cambio, lo sbocchino in maniera piuttosto energica, lo sento crescere fra le mie labbra, lo passo a lei, e' una allieva modello… impara prestissimo.
–Bravissima, bagnalo bene… sputagli della saliva sulla cappella, apri la bocca e cerca di farlo arrivare più in fondo possibile, ora di nuovo…-.
Tasto la rigidità della verga, non e' ancora adatta a rompere l'imene di una vergine e procediamo dandoci il cambio regolarmente.
Ora e' pronto!
–Piccola… stenditi… gambe larghe… e' ora che ti prenda questo grosso cazzo… sei pronta…?-.
–Oh… si!-.
-Quando hai avuto il ciclo...?".
-E' finito proprio tre giorni fa…-.
-Non dovrebbe esserci pericolo, ma meglio non rischiare, caro… mettiti il preservativo…-.
–No… non voglio! Voglio sentirlo dentro… nudo!.
-E va bene… solo per questa volta, in ogni modo… non venirle dentro… hai capito…?-.
Un cenno d'assenso, e' ingrippato come un toro.
-Sei pronta amore? Sei bagnata abbastanza? Fammi sentire…-.
Mi bagno di saliva la mano e gliela passo dentro… e' abbondantemente bagnata.
–Su… vieni…-.
Le si accosta in ginocchio fra le gambe,lo appoggia, lo sistema per bene e spinge.
–Oh… si…!-.
La cappella e' tutta dentro quando si ferma, ed e' lei con un colpo di reni a farsi penetrare più a fondo e a perdere la verginità!
–Ahia… che dolore…!.
Lui si ferma ed aspetta che lei sia pronta per continuare.


-Sta passando… oh… come e' grosso! Mi sta sventrando… mi apre tutta… dai… spingilo fino in fondo… lo voglio sentire tutto dentro! Che grosso cazzo hai! Dai… ora non sento più dolore! Scopami!-.

–Oh… si! Ti apro in due… piccola puttana! Che bella fica stretta hai! Hai il paradiso fra le cosce puttanella!- 

Sentirli parlare cosi' mi eccita da morire, lui prende a vangarla a forza, fa uscire completamente la verga e la spinge nuovamente con forza dentro, causandole un gemito.

Li guardo da spettatrice, voglio lasciarli godere del loro amplesso, un amplesso sublime e nello stesso tempo bestiale, lei snella e aggraziata, lui robusto e scuro di carnagione.

Stanno scopando da parecchi minuti, lei e' venuta più e più volte, ora è lui che sente approssimarsi l'orgasmo.
–Oh… sto per venire…-.
-Non dentro… vienile sul viso…-


Si rialza e le si mette a cavalcioni sul petto, si mena veloce e viene! Urla come un leone mentre la inonda di sborra sulla faccia, sui capelli e sul petto!

Lei…? La puttana in erba apre la bocca e ingurgita voracemente i schizzi che le arrivano a tiro, il resto se lo sparge coscientemente sul viso.

Poi abluzioni per tutti in bagno, le esamino la fica, niente… tutto a posto… l'anello si e' solo allargato sfrangiandosi.

A letto lei si dispone in mezzo e si aggrappa a lui come un naufrago alla ciambella di salvataggio, cadiamo subito nelle braccia di Morfeo.

E la mattina? Non fa tempo a svegliarsi che e' già alla carica. Faccio appena in tempo ad imporre a lui di mettersi il preservativo che già la puttanella lo cavalca a spegni moccolo, poi… con la mia super-regia… passano alla pecorina e altro ancora… la piccola e' scatenata!
Finito lo show… lui intelligentemente ma codardamente, dice che deve assolutamente uscire per vedere delle persone, con la gran delusione delle femmine di casa.
Le quali restano a letto a pigrare, ne approfittano per scambiarsi le confidenze del caso.
-Posso guardarti? Per favore…-.
-Ma certo piccola, tutto quello che vuoi…-.
Parte coscienziosamente dalla testa verso il basso, esamina tette e le tocca saggiandone la consistenza non dimenticando i capezzoli, la pancia, per finire si mette fra le mie gambe aperte e si dedica alla mia fica, la apre, mi tocca, mi penetra, mi stringe il clitoride fra le dita. come faccio a restare indifferente...?
-Mi e' piaciuto molto prenderlo in bocca e mi piace il sapore della sua sborra… e' un male… berla…?-.
Sono sotto orgasmo.
-Noo! Anzi… sembra oh… che faccia bene berla…-.
Ma che sto dicendo!


Va be' che mi sta scopando con le dita ma dovrei avere un po' più di discernimento.

La puttanella sta riunendo tutte le dita e me le infila, spalanco le cosce per agevolarle il compito.

-Tu la bevi la sua sborra?-.

–Oh… si… cara… eccome…!-.

-Ecco perché hai la pelle come una pesca…-.
Spinge ancora e anche le nocche entrano.
–Brava… piccola… spingi… spingi ancora…-
Tutta la mano e' dentro.
-Muovila ora… girala… e… scopami…-.
–Oh… si… e' bellissimo…-.
Sbatto la testa a destra e sinistra e sgroppo come una cavalla.
-Basta? basta così…?-.
–Si… cara… sei stata bravissima…-.
Un attimo e poi continua il suo giro turistico sul mio corpo.
–Girati…-.
Eseguo, mi distendo sulla pancia. 
Le sue mani mi allargano le chiappe, sento le sue dita accarezzarmi curiose il buco.
–Oh… sei tutta arrossata… ti fa male…?-.
-Un po'…-
-E' stato lui con il suo ditone?-.
Non resisto alla tentazione di fare la battuta.
–Si… e' stato lui… ma non con il ditone ma con il… cazzone…-.
-Ma veramente lo si può prendere anche qui…?-.
Beata innocenza!
-Ma certo! Beh… non tutti fanno questa pratica, ma c'è gente che lo predilige e ne gode…-.
-Ma non fa male…?-.
–Si… un po' ma più le prime volte, poi se hai un uomo che ha pratica e sensibilità… ne trai piacere…-.
-Come davanti? Come in fica…?-.
-Una cosa diversa… difficile da spiegare… bisogna provare…-.
"E io... posso provare...?".
-Lo vuoi…?-.
-Penso di si…-.
-E allora vedremo di fartelo provare…-.
Mentre parlavamo le sue dita si sono spinte con forza nel mio buco. abbastanza agevolmente bagnate dal muco vaginale della precedente penetrazione.
-Come sei larga anche qui…-.
-E' stato il suo cazzo…-.
-Non vedo l'ora di farmelo allargare…-.
-Lo faremo piccola… lo faremo….

La cosa avviene solo due giorni più tardi dietro sue pressanti insistenze, con l'ausilio della mia serie di vibratori e dildo abituo il suo buchino a prenderne sempre di più consistenti finché ritengo, a ragione, che sia pronta per il suo cazzo…


Naturalmente ho vinto la scommessa, è poca cosa ma di gran soddisfazione averla vinta su di lui. So anche che la puttanella aveva già messo gli occhi sul mio uomo e lui, consapevole, avrebbe ceduto, quindi meglio averla alleata che avversaria.

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