mercoledì 15 luglio 2015

IL MONDO DI TESS.








Tess racconta...

Stranamente, dopo l'episodio con Sandro, anzi meglio dire dall'inizio della relazione con lui, perché da allora continuammo a vederci più o meno una volta alla settimana, vivevo meglio la mia sessualità, non avevo più quei rimorsi che provavo precedentemente dopo i miei eccessi.
Periodicamente si facevano vivi i tre del capanno, che ora accettavo senza remore, anzi dopo un po' aspettavo con ansia che si facessero sentire, per essere proprio sincera speravo sempre, anche se non lo chiedevo espressamente, che il numero dei partecipanti aumentasse… che fossero tanti… tanti.
Tanti… da prendere tutti nel culo… lo so che e' una esasperazione della mia libidine, ma questo provavo!
Mi sentivo in subbuglio completo quando ci pensavo, davvero ero in uno stato di continua esasperazione sessuale.
Mi ero procurata un grosso vibratore di lattice, molto simile ad un cazzo vero, il più grosso che avevano al sexy-shop, grosso come un polso d'uomo. Potevo appoggiarlo a terra, il fondo aveva un grosso scroto da usare come appoggio e mi ci sedevo sopra… lo facevo spesso… serviva a calmare la fame che avevo dentro di me.
Ma mi saziava solo per un attimo… poi la voglia tornava ad artigliarmi il cervello!
Per un po' mi ero preoccupata del mio sfintere, avevo sentito dire che degli abusi come i miei portavano alla fine ad un rilassamento del muscolo anale con scarsità di tenuta, naturalmente mi faceva male dopo le penetrazioni che subivo, ma qualche applicazione di una pomata risolveva il problema. Provavo quotidianamente con le dita a penetrarmi e sentivo il muscolo sempre elastico e molto resistente alla penetrazione.
Mi tranquillizzavo.
Spesso passavo qualche ora del giorno con Giacomo e Gabriella, facevamo insieme delle gite in montagna, loro sempre molto innamorati e presi dalla passione, tanto che spesso si appartavano lasciandomi sola ad aspettarli, una volta tanto vicini che li sentivo ansimare e gemere, un po' mi infastidiva che mi trascurassero per scopare… ma ero molto indulgente con loro.
Gabriella era un tesoro, carina e dolcissima...

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Nota dell'autore...
...Mi ero reso conto che quando Tess parlava del nipote e di Gabriella tendeva a divagare e quando le chiesi il perché mi raccontò cosa era in realtà successo... si rammaricava molto di non aver potuto resistere...
Parla del giorno successivo all'episodio con Giacomo...

Interpreto io, autore, la cosa... lei è molto reticente.
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L’indomani, le solite cose, non vede né lui né Gabriella, le sue sorelle rientrano dalla città e rompono, spera solo che non venga anche la madre altrimenti l’orchestra è al completo.
Il rapporto avuto con Giacomo le ha almeno alleggerito la mente dai suoi problemi, il recente passato si allontana sempre più, seppellisce nel profondo della sua mente il ricordo del suo rapporto… di lui.
Poi il giorno seguente, nel tardo pomeriggio mentre è in giardino, rientra Giacomo, è raggiante, alza i pollici delle due mani in segno d’esultanza, l’abbraccia e la bacia.
Sussurra al suo orecchio.

-Tutto bene…-.
-Bravo…-.

Scappa di sopra ed esce poco dopo.
Poi viene Gabriella, anche lei raggiante.
Le siede accanto, sorride e senza alcun incoraggiamento inizia a raccontare…

-E’ successo… finalmente! Una cosa magnifica! Lui è stato perfetto, tenero e forte e poi è così maschio, così dotato! Insomma… hai capito, abbiamo fatto l’amore più e più volte. Tanto che la mia… ehm… è tutta infiammata e mi fa male…-.
-Hai sofferto…?-
-Dapprima si, poi al dolore si è sostituito il piacere, sempre più intenso e alla fine ero contenta di provare dolore quando spingeva fino in fondo, sai… è veramente grosso e… lungo…-.
-Vuoi una crema per la tua …?-.
-Magari…-.

Lei… si chiede se ora… se il vero scopo della sua vita sia fare la crocerossina, ma i ragazzi le sono cari, anche lei… la piccola Gabri… l'ha vista crescere.
Salgono insieme in camera sua, le porge una crema lenitiva che usa dopo i rapporti anali.
Lei lo prende, ma è titubante.

-Potresti darmi un occhiata…? Per vedere se è tutto a posto…-.
-Va bene, piccola…-.
Gabri si toglie veloce bermuda e slippino… si sdraia sul letto e apre le gambe.
S'intravedono le grandi labbra un po’ congestionate, con delicatezza gliele apre scoprendo l’interno di un magnifico corallo, si vede un piccolo clitoride coperto dal suo cappuccetto. Anche qui si nota un leggero arrossamento, si bagna il medio e prende a rovistarla, nota subito l’imene deflorato. E’ tutto a posto, la congestione è dovuta alla attività sessuale ripetuta.
Glielo dice.
Le dice anche che è una cosa che le passerà presto, forse non sarà necessario l’uso della crema.

-Comunque non posso portarla a casa, se mia madre la vede…-.
-Ci sarebbe un rimedio naturale… la saliva, la saliva ha una leggera capacità antinfiammatoria e disinfettante…-.
-Come faccio?-.
-Te lo faccio io, ti faccio vedere… se vuoi…-.
-Vuoi dire che me la… lecchi?-.
-No, mi insalivo la mano e te la passo…-.
-Giacomo me la ha leccata prima di… scopare…-.
-Se preferisci posso metterti un po’ di crema, penso che una volta sarà sufficiente…-.
-Preferisco che faccia tu… come hai detto…-.

Si è eccitata… suo malgrado e vede che anche la piccola lo è, lo vede da quella leggera rugiada che bagna l’interno della vagina e dal clitoride ora inturgidito.
Si insaliva abbondantemente le dita e le passa… leggere, poi le bagna ancora e la tocca… tutta, passa anche a toccarle il clitoride… la fa sobbalzare.

-Dai… Tess... preferirei che me la leccassi…-.

Un attimo di titubanza…

-Ti prego…-.

Allora… vince quell’ultimo scrupolo e s’inginocchia fra le sue gambe, allunga la lingua… la lecca prima con delicatezza poi con sempre maggior determinazione, passa e ripassa sul clitoride, ogni volta la sente inarcarsi e sospirare, con la punta… cerca di entrare, spinge… s’intrufola.
Gabri ora mugola, è distesa sul letto con la schiena inarcata, gode e presto è preda dell’orgasmo, si bagna abbondantemente un dito e la penetra, lei… Gabri… muove il bacino chiedendo una maggiore penetrazione.
Alza il capo dal letto.

-Ancora… ancora! Ti prego…-.

L’accontenta… ricomincia a baciarla, a tormentarle il clitoride, ora è con due dita che la penetra, comincia a spingere dentro di lei.
In breve la porta nuovamente all’orgasmo, lo vede… lo sente, Gabri scuote la testa violentemente e geme, si lamenta, continua ancora a baciarla, accompagna il suo orgasmo.

La bacia sulla bocca, le fa assaporare il suo sapore, ma non vuole andare oltre in questo gioco.

-E’ stato magnifico… sai… sono venuta due volte…-.
-Torna… e la prossima volta lo faremo più a lungo, ma non parlarne con nessuno… neanche con Giacomo, a proposito… usa il preservativo?-

Cenno d’assenso.

-Mi raccomando deve usarlo sempre, non vorrai mica restare incinta? Potresti far capire a tua madre che fai del sesso e farti accompagnare dal ginecologo per farti prescrivere qualche sistema di contraccezione, vedrai che preferirà farlo… rispetto al pericolo di diventare nonna prima del tempo…-.

Che può fare? E’ talmente ingenua la piccola che si sente in dovere di preoccuparsi per lei.
Gabri la lascia, ha un appuntamento con Giacomo presso un fienile nei prati, sarà per lei altro godimento, la segue con il pensiero.
E’ eccitata… quando resta sola si spoglia completamente, inizia una masturbazione che diventa sempre più violenta, è in preda alla solita frenesia, alle sue fantasie, desidera un grosso cazzo, no… una serie… di cazzi duri e larghi che la penetrino in figa e nel culo, si vede presa con violenza e infine viene… viene…!
Gode!