martedì 15 settembre 2015

MARIA TERESA HORTA. POETESSA.

VOLIAMO.

Abbiamo volato MARIA TERESA HORTA. POETESSA. sulla luna, 
mestruazioni 

Gli uomini gridano: 
- Sono le streghe 

Le donne pensano: 
- Sono gli angeli 

Bambini dicono: 
- Sono le fate 

lunedì 17 agosto 2015

LE CONSEGUENZA QUASI TRAGICHE DI UN TRADIMENTO.

(LA RESA SENZA CONDIZIONI DI FRANCO.)


LUI:

La sento gridare e smaniare dietro la porta, spero che non faccia atti inconsulti. Cammino preoccupato per l’appartamento, non so proprio cosa succederà!
Non voglio che finisca, sono innamorato di lei e le voglio bene!
Sono disposto a qualsiasi cosa pur di non perderla!
Mi accosto alla porta e busso leggermente….

“Cara… ti prego… farmi entrare…”.

Ripeto la preghiera più e più volte, poi sento girare la chiave, si è sistemata un po’, il suo viso è ancora tutto arrossato, si è messa un filo di rossetto ed ha arieggiato la stanza.
Entro e mi butto in ginocchio…

“Cara perdonami, sono disposto a tutto… pur di ottenere il tuo perdono…”.

LEI:

Bussa e mi implora di aprire, pulisco il mio amico e lo rimetto a dormire sotto la biancheria nell'armadio, apro la finestra e cambio l’aria… c’è un tale odore di femmina in calore…!
Mi pettino e mi do del rossetto.
Apro e lo lascio entrare e lo ascolto con aria sdegnosa, avrei dovuto far l’attrice….

“Resterò con te ad una sola condizione…”.
“Si… si… accetto tutto…!”.

Aspetta di sentirla… povero ingenuo…!

“Mi hai fatto soffrire… mi hai umiliata… voglio ripagarti con eguale moneta, ti farò le corna… e dovrai essere al corrente e consenziente… poi riprenderemo come prima…”.
Quest’ultima parte del discorso è solo per indorare la pillola!

“Ma… ma… non è la stessa cosa…”.
“Prendere o lasciare e ti devi decidere adesso”.
“Ma con chi lo farai…?”.
“Che importanza ha saperlo adesso…? Qualcuno sarà…!”.

E’ pallido… impaurito… mi fa pena ma non demordo… ormai siamo in ballo….

“E inoltre mi fai una dichiarazione che mi hai tradito e che mi autorizzi a renderti la pariglia, non si sa mai…!”.

E’ con le spalle al muro e lo sa, tituba ancora alcuni minuti e poi….

“Va bene…”.

Gli porgo un foglio e penna.

“Scrivi!”.

Poi la ciliegina sulla torta.

“A proposito di Gino…”.

Lui si aspetta che io cominci una tiritera contro l’amico e prova a difenderlo.
Altro errore!

“E’ un buon ragazzo… è il mio miglior amico…”.
“Il tuo miglior amico! Che non avrebbe nessuno scrupolo a entrarmi nelle mutandine…”.
“No… lui non mi farebbe mai una cosa del genere…”.
“Sei un ingenuo...”
“No... non mi farebbe mai un torto! E' il mio miglior amico...”
“Ora che lo difendi… te lo voglio dimostrare che se potesse ti tradirebbe e se non dovesse essere come dico io, ebbene… cancelliamo tutto… sei d’accordo?”.

Il poverino ha fiducia nel suo amico… povera anima pura!

“Si…”.
“Fammi pensare un attimo…”.

Faccio finta di pensarci su per alcuni minuti, lui mi gira intorno come un cagnolino….

“Si, facciamo così… ora gli telefoni… lo inviti fuori a cena… con noi… diciamo da Pino alle otto… passiamo noi a prenderlo, elegante… gli dici, poi berremo qualcosa qui a casa nostra, il motivo? Si, dobbiamo inventare un motivo credibile, ma si! Gli otto mesi di matrimonio, …sai che anniversario di merda! Allora… io faccio qualche smanceria e accetto le sue eventuali avance, tu sei all'oscuro e forse consenziente, se ci prova… io lo lascio fare e tu zitto. D’accordo…? Poi vediamo, io e lui saliamo, mi mette le mani un po’ dappertutto, si… si … sarà così… inutile che tu fai di no con la testa, tu metti la macchina in garage, poi sali e ci dici che devi assolutamente tornare al ristorante , hai dimenticato il portafoglio… o il telefonino o la carta di credito…decidi tu… o ti ha chiamato tua madre… e devi assentarti, esci, lui ritorna alla carica… io lo lascio fare… e quando ritorni… diciamo un’oretta… te ne darò le prove…”.

Lui ora è pensieroso, probabilmente non si fida più tanto del suo amico.
Insisto.

“E se è come dico io, lui è fuori dal contratto che abbiamo fatto… d’accordo?”.

Fa si con la testa.

“D’accordo?”.

Voglio sentire il suo assenso.

“Va bene…”.

Si gira e fa per allontanarsi.

“Franco…? Vieni un po’ qua…”.

Lui cerca di svicolare…
Lo raggiungo e lo giro verso di me, la mia impressione era giusta…!

“Franco… ti sei eccitato! Ti sta tirando… a pensare a tua moglie che scopa con il tuo miglior amico, sei un vero… maiale! Prima non ti tirava a vedere tua moglie nuda e adesso che immagini che mi scopa, che me lo mette nella figa e magari anche nel culo… vero? Dai... fai vedere che è vero…!”.

LUI:

Che giornata infernale… che mi succede?
E’ vero… la immagino a gambe aperte con Gino che la scopa o mentre gli succhia il cazzo e invece di essere geloso a morte mi tira il cazzo da morire. Che figura…!
Lei mi strattona... mi tira per la cinta dei pantaloni, mi apre la cintura, la zip e mi tira i pantaloni a terra, gli slip mostrano il bozzo dell’erezione, mi abbassa anche quelli….

LEI:

“E guarda quanto gli tira…! Mai visto così… e così ti piace immaginarmi che scopo con Tizio e Caio… vero? O magari vuoi partecipare e mettermi in mezzo come la ragazza della fiera? Va bene… per me va bene! Vuoi fare le porcate? Per me va bene…! Anzi comincio subito…!”.

Prendo il suo cazzo in mano e lo scappello, scopro il glande paonazzo e gonfio, mi inginocchio davanti a lui e lo insalivo e poi comincio, lo tengo in bocca… con la destra gli meno la pelle dell’asta… con l’altra mano gli accarezzo lo scroto e poi raggiungo l’ano e con un dito lo violento.
Lo inserisco completamente e in breve sento gli spasmi dell’eiaculazione, non ho mai bevuto il suo sperma, è ora di cominciare, viene e mi riempie la bocca tanto che non posso inghiottirlo tutto, parte mi scorre a lato, lui ansima come un mantice, non gli ho mai fatto un pompino così!
Lo lecco… il suo lui si ritira lentamente e abbassa la testa, io ho voglia… ma devo aspettare questa sera.
Più tardi gli faccio telefonare a Gino e lo marco stretto per tutto il pomeriggio, non voglio dargli l’occasione di mettersi d’accordo, è piuttosto giù di morale, gli faccio bere qualche bicchierino e lo aiuto a prepararsi, vestito blu di seta cruda, camicia bianca aperta sul collo, mocassini neri.
Per me… vestitino nero a tubo, sandali neri con tacco e borsetta a portafoglio, nessun gioiello, sotto … un perizoma nero di pizzo… e Chanel N5.

LEI: (ancora)

Usciamo verso le otto e passiamo a prendere Gino, è tirato a fino anche lui, si è procurato dei fiori… orchidee che mi offre con un piccolo inchino, io lo abbraccio graziosamente e lo bacio sulla guancia… un po’ troppo vicino alla bocca, poi raggiungiamo il locale.
E’ un locale di lusso, ottima cucina e piano bar, ci sediamo in un tavolo d’angolo, tutti e tre sulla panca imbottita… io nell'angolo fra di loro e comincio subito le grandi manovre, faccio finta di cercare una posizione più comoda e mi avvicino a Gino, appena possibile appoggio il mio ginocchio alla sua gamba, mi guarda sbalordito poi lo guardo sbirciare verso Franco, questi osserva la sala.
Io sono allegra… frizzante, chiedo a Gino di raccontarmi qualche storiella, brindiamo ripetutamente a noi… ridendo delle sue facezie spesso poso la mano sulla sua coscia.
Questo fra una portata e l’altra, il servizio come in quasi tutti i posti di classe è piuttosto lento, chiedo ai miei cavalieri di farmi ballare.
Gino mi accompagna vicino al pianoforte dove c’è una piccola piattaforma, mi stringe e io appoggio la mia guancia alla sua e lascio che mi stringa, faccio la svenevole, sbaglio o qualcosa si muove nelle parti basse? Mi tiene lì per un paio di balli in modo che io non abbia dubbi sulla sua erezione poi mi riporta al tavolo e mi cede a Franco.
Be… c’è da crederci? Anche lui ha una erezione per niente nascosta, appena mi stringe me la fa sentire, mi appoggio a lui e me la godo.
Quando mi accompagna al tavolo Gino si alza per permettermi di raggiungere il mio posto, mi siedo sulla panca e mi sposto fino ad arrivarci, nel frattempo il vestito si alza… si alza, quando mi siedo mostro ai due uomini tutte le gambe.
Gino si siede con gli occhi fuori dalla testa, continua a sbirciare Franco… questi sembra in trance.

Io rido ad ogni facezia… continuo nella mia opera di seduzione, porto la mano sulla coscia di Gino e stavolta ce la lascio, lui fa altrettanto con me, sento la sua mano calda accarezzarmi le cosce… l’interno, poi raggiungere l’inguine e toccarmi, ho uno scatto involontario e stavolta non fingo….

mercoledì 15 luglio 2015

IL MONDO DI TESS.








Tess racconta...

Stranamente, dopo l'episodio con Sandro, anzi meglio dire dall'inizio della relazione con lui, perché da allora continuammo a vederci più o meno una volta alla settimana, vivevo meglio la mia sessualità, non avevo più quei rimorsi che provavo precedentemente dopo i miei eccessi.
Periodicamente si facevano vivi i tre del capanno, che ora accettavo senza remore, anzi dopo un po' aspettavo con ansia che si facessero sentire, per essere proprio sincera speravo sempre, anche se non lo chiedevo espressamente, che il numero dei partecipanti aumentasse… che fossero tanti… tanti.
Tanti… da prendere tutti nel culo… lo so che e' una esasperazione della mia libidine, ma questo provavo!
Mi sentivo in subbuglio completo quando ci pensavo, davvero ero in uno stato di continua esasperazione sessuale.
Mi ero procurata un grosso vibratore di lattice, molto simile ad un cazzo vero, il più grosso che avevano al sexy-shop, grosso come un polso d'uomo. Potevo appoggiarlo a terra, il fondo aveva un grosso scroto da usare come appoggio e mi ci sedevo sopra… lo facevo spesso… serviva a calmare la fame che avevo dentro di me.
Ma mi saziava solo per un attimo… poi la voglia tornava ad artigliarmi il cervello!
Per un po' mi ero preoccupata del mio sfintere, avevo sentito dire che degli abusi come i miei portavano alla fine ad un rilassamento del muscolo anale con scarsità di tenuta, naturalmente mi faceva male dopo le penetrazioni che subivo, ma qualche applicazione di una pomata risolveva il problema. Provavo quotidianamente con le dita a penetrarmi e sentivo il muscolo sempre elastico e molto resistente alla penetrazione.
Mi tranquillizzavo.
Spesso passavo qualche ora del giorno con Giacomo e Gabriella, facevamo insieme delle gite in montagna, loro sempre molto innamorati e presi dalla passione, tanto che spesso si appartavano lasciandomi sola ad aspettarli, una volta tanto vicini che li sentivo ansimare e gemere, un po' mi infastidiva che mi trascurassero per scopare… ma ero molto indulgente con loro.
Gabriella era un tesoro, carina e dolcissima...

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Nota dell'autore...
...Mi ero reso conto che quando Tess parlava del nipote e di Gabriella tendeva a divagare e quando le chiesi il perché mi raccontò cosa era in realtà successo... si rammaricava molto di non aver potuto resistere...
Parla del giorno successivo all'episodio con Giacomo...

Interpreto io, autore, la cosa... lei è molto reticente.
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L’indomani, le solite cose, non vede né lui né Gabriella, le sue sorelle rientrano dalla città e rompono, spera solo che non venga anche la madre altrimenti l’orchestra è al completo.
Il rapporto avuto con Giacomo le ha almeno alleggerito la mente dai suoi problemi, il recente passato si allontana sempre più, seppellisce nel profondo della sua mente il ricordo del suo rapporto… di lui.
Poi il giorno seguente, nel tardo pomeriggio mentre è in giardino, rientra Giacomo, è raggiante, alza i pollici delle due mani in segno d’esultanza, l’abbraccia e la bacia.
Sussurra al suo orecchio.

-Tutto bene…-.
-Bravo…-.

Scappa di sopra ed esce poco dopo.
Poi viene Gabriella, anche lei raggiante.
Le siede accanto, sorride e senza alcun incoraggiamento inizia a raccontare…

-E’ successo… finalmente! Una cosa magnifica! Lui è stato perfetto, tenero e forte e poi è così maschio, così dotato! Insomma… hai capito, abbiamo fatto l’amore più e più volte. Tanto che la mia… ehm… è tutta infiammata e mi fa male…-.
-Hai sofferto…?-
-Dapprima si, poi al dolore si è sostituito il piacere, sempre più intenso e alla fine ero contenta di provare dolore quando spingeva fino in fondo, sai… è veramente grosso e… lungo…-.
-Vuoi una crema per la tua …?-.
-Magari…-.

Lei… si chiede se ora… se il vero scopo della sua vita sia fare la crocerossina, ma i ragazzi le sono cari, anche lei… la piccola Gabri… l'ha vista crescere.
Salgono insieme in camera sua, le porge una crema lenitiva che usa dopo i rapporti anali.
Lei lo prende, ma è titubante.

-Potresti darmi un occhiata…? Per vedere se è tutto a posto…-.
-Va bene, piccola…-.
Gabri si toglie veloce bermuda e slippino… si sdraia sul letto e apre le gambe.
S'intravedono le grandi labbra un po’ congestionate, con delicatezza gliele apre scoprendo l’interno di un magnifico corallo, si vede un piccolo clitoride coperto dal suo cappuccetto. Anche qui si nota un leggero arrossamento, si bagna il medio e prende a rovistarla, nota subito l’imene deflorato. E’ tutto a posto, la congestione è dovuta alla attività sessuale ripetuta.
Glielo dice.
Le dice anche che è una cosa che le passerà presto, forse non sarà necessario l’uso della crema.

-Comunque non posso portarla a casa, se mia madre la vede…-.
-Ci sarebbe un rimedio naturale… la saliva, la saliva ha una leggera capacità antinfiammatoria e disinfettante…-.
-Come faccio?-.
-Te lo faccio io, ti faccio vedere… se vuoi…-.
-Vuoi dire che me la… lecchi?-.
-No, mi insalivo la mano e te la passo…-.
-Giacomo me la ha leccata prima di… scopare…-.
-Se preferisci posso metterti un po’ di crema, penso che una volta sarà sufficiente…-.
-Preferisco che faccia tu… come hai detto…-.

Si è eccitata… suo malgrado e vede che anche la piccola lo è, lo vede da quella leggera rugiada che bagna l’interno della vagina e dal clitoride ora inturgidito.
Si insaliva abbondantemente le dita e le passa… leggere, poi le bagna ancora e la tocca… tutta, passa anche a toccarle il clitoride… la fa sobbalzare.

-Dai… Tess... preferirei che me la leccassi…-.

Un attimo di titubanza…

-Ti prego…-.

Allora… vince quell’ultimo scrupolo e s’inginocchia fra le sue gambe, allunga la lingua… la lecca prima con delicatezza poi con sempre maggior determinazione, passa e ripassa sul clitoride, ogni volta la sente inarcarsi e sospirare, con la punta… cerca di entrare, spinge… s’intrufola.
Gabri ora mugola, è distesa sul letto con la schiena inarcata, gode e presto è preda dell’orgasmo, si bagna abbondantemente un dito e la penetra, lei… Gabri… muove il bacino chiedendo una maggiore penetrazione.
Alza il capo dal letto.

-Ancora… ancora! Ti prego…-.

L’accontenta… ricomincia a baciarla, a tormentarle il clitoride, ora è con due dita che la penetra, comincia a spingere dentro di lei.
In breve la porta nuovamente all’orgasmo, lo vede… lo sente, Gabri scuote la testa violentemente e geme, si lamenta, continua ancora a baciarla, accompagna il suo orgasmo.

La bacia sulla bocca, le fa assaporare il suo sapore, ma non vuole andare oltre in questo gioco.

-E’ stato magnifico… sai… sono venuta due volte…-.
-Torna… e la prossima volta lo faremo più a lungo, ma non parlarne con nessuno… neanche con Giacomo, a proposito… usa il preservativo?-

Cenno d’assenso.

-Mi raccomando deve usarlo sempre, non vorrai mica restare incinta? Potresti far capire a tua madre che fai del sesso e farti accompagnare dal ginecologo per farti prescrivere qualche sistema di contraccezione, vedrai che preferirà farlo… rispetto al pericolo di diventare nonna prima del tempo…-.

Che può fare? E’ talmente ingenua la piccola che si sente in dovere di preoccuparsi per lei.
Gabri la lascia, ha un appuntamento con Giacomo presso un fienile nei prati, sarà per lei altro godimento, la segue con il pensiero.
E’ eccitata… quando resta sola si spoglia completamente, inizia una masturbazione che diventa sempre più violenta, è in preda alla solita frenesia, alle sue fantasie, desidera un grosso cazzo, no… una serie… di cazzi duri e larghi che la penetrino in figa e nel culo, si vede presa con violenza e infine viene… viene…!
Gode!



sabato 30 maggio 2015

L'AMORE DI F. E LA SUA VOGLIA DI UCCIDERE.



 Non va a casa loro certo per i due soldi delle lezioni.
Ci va per sete di vendetta!

Viene osservato con curiosità dai due ragazzi, maschio e femmina.
Somiglianti, gemelli omozigoti evidentemente.
Non ha molto tempo per mettere in atto il suo programma.
Mentre esamina il corposo volume del programma dei test, li guarda, li studia.
Il ragazzo è evidentemente il più debole, sarà lui il primo obbiettivo.

F. constata che la preparazione del ragazzo è lacunosa, glielo dice.

Cosa sanno di lui?
E di sua moglie?
Sanno che è l’amante del padre?
Magari il porco l’ha portata in casa per scoparla.
Troia!

Vi ucciderò... pensa... vi ucciderò tutti e due!

Mentre sono seduti al tavolo, lui e il ragazzo, lei… la ragazza assiste seduta contro la parete.
Non gli va bene, per poter procedere deve essere solo con lui e con la scusante che vengono distratti la prega di lasciarli.

Torna a casa e appena lei fa ritorno non aspetta neanche che si spogli e la sbatte alla parete.
Non finge, la sua libidine si è risvegliata affamata come non succedeva da una vita!
Le strappa i vestiti e la spinge a terra, la prende con violenza.
Le morde la bocca lasciandole i segni dei denti.
Così come sul seno che appare ora tutto torturato.

“Puttana…” pensa… “voglio che veda che sei stata scopata, morsa, masturbata e presa in tutti i buchi…! Sia mai che diventi geloso… lui!”

Lei… all'inizio protesta e si nega ma via via si adatta e sembra quasi che ne prenda gusto!
Che abbia piacere del risveglio sessuale del marito?
Comunque non si nega in maniera convincente.
Lui torna alla carica prima di dormire. E la mattina al risveglio.
La segna con i suoi morsi e le carezze violente come per marchiare una vacca al pascolo per definirne la proprietà.
Le cerca ogni volta il culo.


Il ragazzo. Il punto da colpire.
Si siedono accanto al tavolo, hanno davanti dei libri e seguono i test dell’ammissione.
Ma cosa gli interessa se la preparazione del ragazzo è lacunosa? Nulla.
Il ragazzo, Andrea, indossa una t-shirt e calzoncini, piedi nudi.
Franco mentre leggono si sporge verso il ragazzo, spalla a spalla, la sua coscia si accosta a quella di lui.
Attende.
Ancora un po' e ora la sua mano si adagia leggermente sulla coscia di Andrea.
Attende ancora… a lungo, con la mano ferma sulla coscia del giovane.
Il ragazzo non scosta la mano, non si allontana.
Allora procede, sale lungo la coscia.
Accarezza… e infine si posa sul pube.
Sente che è eccitato.
Che ha la verga dura, la stringe sopra il leggero tessuto dei calzoncini.
Lo mena. Lo accarezza e lo strizza.
Il ragazzo accetta pienamente la carezza.

-Toglili…-
Sussurra Franco all'orecchio del giovane e questi si alza e abbassa ai piedi i calzoncini.
E’ nudo… il suo giovane cazzo svetta verso l’alto.
E’ duro, dritto e chiaro di epidermide, coperto.
Si risiede… si stende, si offre alla carezza che non tarda a giungere.
La mano lo raggiunge… inizia a scappellare il glande, lo masturba.
Il movimento è sapiente.
Vuole far godere il ragazzo.
Pochi minuti mentre il respiro di Andrea si fa affannoso, pochi minuti e il cazzo erutta una quantità enorme di sborra calda che in parte ricopre anche la mano che lo masturba.

F. ha un attimo di ripensamento…
“Ma che cazzo faccio? Cosa è questa libidine che provo ora? Ora mi faccio anche i ragazzi? Colpa di quella troia che mi ha sconvolto la vita! Mi voglio solo vendicare di quel grasso porco che la scopa! Devo farlo! Mi voglio fottere i suoi due figli! Rovinarli!”

Ritira la mano, la pulisce.
Andrea è ancora rapito dal piacere, dal suo cazzo sgocciolano le ultime tracce del suo sperma.

-Ora tu soddisfi me…-
-Si…-
-Voglio venire nel tuo culo…-
-Si… non farmi male…-
-No… ora tu me lo bagni bene con la tua saliva, me lo prendi in bocca… e poi… io ti bacerò e leccherò il culo, te lo lavorerò con la lingua e con le dita e poi… ti prenderò…-

F. si libera dei vestiti e rimane nudo, il suo corpo è robusto, è il doppio di quello del ragazzo. Il cazzo è largo, scuro. Andrea prende ad accarezzarlo, passa le mani sulle grosse vene in rilievo, gli palpa i grossi coglioni.

-Sei grosso… tanto… sei bello…-
-Prendilo in bocca e bagnalo bene… sputa sulla cappella… dai…-

Esegue.
Freme dalla voglia di farsi penetrare dalla grossa verga di carne dura, lo vuole prendere, lo vuole nel culo. Ma ancora chiede a F. di essere delicato, questi lo rassicura.

-Vedrai… ora alzati e chinati in avanti, allarga le gambe e appoggia le mani alla seduta della sedia…-
-Così?-
-Bravo!... così...-

Il ragazzo gli sta offrendo il culo.
F. si inginocchia e glielo lecca, lo bagna bene, gli mette dentro un dito e lo lavora. Gli allarga il buco, vuole che diventi morbido e elastico.
Quando crede che sia il momento si alza, prende forte il ragazzo per le anche e punta la cappella.
La punta sul buco. Lo tiene ben dritto con una mano e spinge.
Lo lavora… spinge e ritira, spinge e ritira, finalmente senta la grossa cappella violare l’anello elastico del buco, altri colpi… più decisi ed è dentro!
Fuori e dentro… fuori e dentro… ed ora è tutto dentro, è dentro nel culo del ragazzo e inizia a pomparlo, a fotterlo forte mentre lo tiene, una mano al fianco, l’altra sulla nuca.

-Non è la prima volta, vero…? Ti hanno già inculato…-
Gli dice ansando mentre continua a montarlo…
-Si…-
Risponde Andrea sotto orgasmo.
-Chi? Chi ti incula, troietta?-
-Alessandro…-
-Chi è?-
-Il ragazzo di Giulia… mia sorella…-
-Sei la sua puttana, giusto? E Giulia?-
-Anche lei è la sua puttana… uhm… ci costringe a metterci in ginocchio a bordo letto… uhm… accanto uno all'altra… e ci incula a ripetizione… ha un cazzo sempre duro… -
-E tu con Giulia che fai?-
-Dormiamo assieme… siamo gemelli… ma non la scopo, non mi piace anche se lei vorrebbe, lei mi prende nel culo con i suoi giocattoli....-
.Che troia sei… ora ti sborro nel culo!-
-Dai dai… fammelo! Fammelo!!-
Franco aumenta la velocità e l’intensità dei colpi! Ora sbatte forte contro le natiche del ragazzo e gode!!
Urla mentre gli riempie l’intestino!
Poi… dopo aver goduto se ne va via.

La sera prende la moglie con la solita violenza, non si è neppure lavato, la scopa con il cazzo ancora sporco del precedente coito.
Vuole prenderla come nella foto!! La costringe a terra e con le mani deve aprirsi il culo!

Il giorno seguente quando suona alla porta, questa gli viene aperta da Giulia.
Neanche lo saluta, lo aggredisce subito.

-Cosa fai a mio fratello?-
-Nulla che lui non voglia… che cosa vuoi tu?-
-Lo devi lasciare in pace… capito?-
-Altrimenti…?-
-Sei un cornuto! Anziché inculare mio fratello perché non soddisfi la puttana di tua moglie? Lo sai che si scopa mio padre?-

martedì 26 maggio 2015

AVVISO DELL'AUTORE.




      



     Ciao a tutti, volevo avvisarvi che ora, i racconti proposti a puntate, sono via via presentati nella loro completezza nel riquadro a sinistra, vi basterà cliccarci sopra per accedere alla loro versione in formato PDF.

Un saluto.

T.

sabato 9 maggio 2015

COMUNICATO DELL'AUTORE

Sono consapevole che leggere un racconto a puntate non è sempre piacevole, una volta... era la prassi per i grandi giornali accaparrarsi i lettori con questo sistema. 
Anche in tempi non troppo lontani. Ricordate per esempio... "IL PROFUMO" il romanzo di Patrick Süskind? 

Non è il mio caso, solo che a volte è difficile poter elaborare una vicenda in poche righe, lungi da me la volontà di annoiare (sarebbe controproducente) o... più scientemente ancorare l'attenzione di chi mi legge.

Quindi? E' mia intenzione, dopo la pubblicazione a puntate, riunire il racconto in un unico testo e in formato PDF.

Ora questo è la volontà e il programma. Il problema è che devo ancora studiare come fare. Certamente molti di voi hanno la soluzione in mente, ma io? Io sono solo un modesto autore. So solo scrivere.

Tibet.

giovedì 2 aprile 2015

NON SI POSSONO DOMARE I SOGNATORI.


AVERE IL CUORE DI UN BAMBINO.


Ma avere un cuore da bambino non è una vergogna. È un onore. Un uomo deve comportarsi da uomo. Deve sempre combattere, preferibilmente e saggiamente, con le probabilità a suo favore, ma in caso di necessità deve combattere anche contro qualunque probabilità e senza preoccuparsi dell'esito. Deve seguire i propri usi e le proprie leggi tribali, e quando non può, deve accettare la punizione prevista da queste leggi. Ma non gli si deve dire come un rimprovero che ha conservato un cuore da bambino, un'onestà da bambino, una freschezza e una nobiltà da bambino.
Ernest Hemingway
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/comportamento/frase-48886?f=a:273>

giovedì 26 febbraio 2015

DIMENSIONI DEL PENE.



Oh... inutile negare che conta.
Per gli uomini e anche per le donne. Queste ultime quante volte fantasticano su come lo avrà quello... o quell'altro?
Non è determinante vero... però ha la sua importanza.
Ora.
In un paese in declino economico, morale, chi ha pensato di
risollevare il clima di sfiducia collettivo proponendo, assicurando che l'uomo italico ha il cazzo più lungo e largo di tutti?
Un nome solo, oh si... lui.
Padre Moreno!
Guardate il diagramma qui sotto!
L'italico maschio è il più dotato in assoluto!



Voi pensavate a quello che sta a Roma?
Che abbia taroccato anche questo?
Sbagliato!



Però...
Mi scrive un amico...

-caro Tibetlibero...
Ti scrivo per esporti un mio problema.
La mia cara moglie, donna di chiesa e di solidi principi morali, da qualche tempo va in Africa a fare opere di bene.
Questo mi gratifica molto, però... mi è sorto un dubbio dopo l'ultima fotografia che mi ha mandato e che ti allego...



Non è che si stancherà troppo a far del bene? So che non si risparmia, è una donna determinata.
Vorrei consigliarla di non darsi così senza limiti.
Vorrei un parere illuminato.




Caro amico...
Visto la foto devo dire che fa veramente del bene a dispensarsi senza misura.
Dalle fiducia, il suo amore per il prossimo è immenso.
T.